SENZA BARRIERE

Finalmente, dopo tanta attesa, siamo andati a Firenze a ritirare il mezzo per il trasporto disabili che va ad implementare le risorse che la nostra Pubblica Assistenza ha a disposizione dei cittadini.

L’acquisto del mezzo, un Ford Transit per uso speciale, attrezzato con pedana per il sollevamento delle carrozzine è stato possibile grazie al contributo dell’otto per mille della Chiesa Valdese a cui va tutto il nostro ringraziamento!

Grazie alla Chiesa Valdese la nostra associazione sta realizzando una rete di supporto sanitario integrata, siamo infatti riusciti a mettere in campo un’automedica che ha prestato servizio in diverse situazioni, sia come assistenza ad eventi sportivi che in emergenze (ad esempio nel terremoto di Amatrice); abbiamo avuto poi la possibilità di acquistare l’attrezzatura per un Ambulatorio Sociale che dopo essere stata utilizzata per l’ambulatorio dei campi scuola e nei PMA di emergenza per assistenza alla popolazione verrà utilizzata nell’Ambulatorio di via Avanzini. Ed ora a tutto questo si aggiunge DELTA 1, il mezzo per trasporto disabili. Siamo in contatto con le ASL di riferimento per concordare l’avvio di trasporti utili al territorio.

Il Presidente racconta…e si racconta

Nel clima e nelle difficoltà della videointervista siamo riusciti ad avere un colloquio con Marco Negri Presidente dell’Associazione K9 Rescue al quale abbiamo posto alcune domande per conoscere meglio lui e l’Associazione che rappresenta.

Ci racconta che l’Associazione prende vita nel Luglio 2005, ma l’idea è nata ben prima nel 1999. La passione per i cani da salvataggio e l’esperienza in operazioni di protezione civile ha convinto un gruppo di amici a far nascere K9 Rescue.

Marco N.: “Ricordo ancora con emozione il nostro primo grande intervento di protezione civile nel 2005, i funerali di Papà Giovanni Paolo II”.

Il Presidente ci rivela che il nome K9 Rescue rappresentava al meglio l’Associazione, essendo nati come Associazione di cani da salvataggio. K9 infatti è una designazione statunitense del cane poliziotto, basato sulla relazione in lingua inglese tra K9 e canine.

La voglia di mettere in campo l’esperienza maturata negli anni ha spinto il gruppo a creare K9 Rescue.

Marco, ricorda quando nel 2001, grazie alla fiducia dei rappresentanti del municipio di Ostia e del comune di Roma, sul litorale romano con il suo fido Oliver hanno avuto l’opportunità di mostrare le proprie competenze, aiutando moltissime persone che erano in difficoltà in mare.

Sembrava riduttivo, ci spiega il presidente, limitare le conoscenze al settore cinofilo visto le tante competenze sviluppate in altri settori durante gli anni. Da qui la decisione di intraprendere il percorso formativo e di metterlo a disposizione della comunità anche in protezione civile e sanitario.

“Fare il responsabile di un’Associazione di volontariato è molto impegnativo”, questo ci spiega Marco, dice fino a poco tempo fa l’impegno era costante e quasi tutte le giornate erano dedicate a svolgere le mansioni associative. La crescita dell’Associazione ora da modo di poter dividere i compiti in maniera tale da alleggerire il carico di tutti, ma l’impegno deve rimanere costante perché più si cresce e più cose ci sono da fare.

Alla domanda quali sono i valori che distinguono K9 il presidente ci risponde così: “Io dico sempre che il primo valore è quello dell’AMICIZIA”, spiegando come sia vero che le nostre attività vengano rivolte alla comunità, ma per far ciò non dobbiamo mai dimenticare il sentimento di amicizia che unisce tutti noi. In questo modo riusciamo a tirar fuori lo spirito di fratellanza e solidarietà che porta tutti i volontari di K9 ad aiutare gli altri. 

Il presidente ci spiega come questi valori si fondano con quelli di ANPAS (Associazione nazionale Pubbliche Assistenze) di cui l’Associazione K9 Rescue fa parte dal 2007 e come questo permette di ampliare le competenze e le conoscenze a livello Nazionale per K9. La scelta di far parte della principale Associazione di volontariato ANPAS è stata vincente per la crescita di K9 Rescue.

In questo momento storico e difficoltoso per tutto il Paese Italiano ci sembra doverosa la domanda sul periodo emergenziale che stiamo vivendo e scopriamo che K9 non si è fatta trovare impreparata.

Marco ci racconta come fin da inizio lockdown l’Associazione si è attivata per dare sostegno a famiglie indigenti aiutandole nel reperire beni di prima necessità. Man mano che l’emergenza andava avanti le esigenze crescevano ed è stato attivato in breve tempo un servizio di spesa a domicilio gratuito che consisteva nell’andare a fare la spesa direttamente al supermercato per conto degli utenti e consegnarla direttamente a casa. Purtroppo questo non bastava perché, tra chi aveva una situazione già economicamente precaria e chi perdeva nel frattempo il lavoro e di conseguenza entrate economiche si è dovuto attivare un ulteriore servizio di distribuzione di alimenti e di beni di prima necessità tra cui i farmaci. Inoltre ci spiega che l’Associazione ha allestito un magazzino per poter stipare i prodotti che provenivano da supermercati, dalle donazioni della popolazione del territorio e dalle aziende che hanno sostenuto l’Associazione. Nello stesso magazzino si organizzavano i prodotti e le consegne, il tutto fatto dai volontari che si sono alternati per gestire queste attività.

Le famiglie che sono state aiutate sono veramente tantissime e non solo con i nostri contatti ma anche grazie ai pacchi preparati dal comune di Roma e dal Dipartimento di Protezione Civile che i nostri volontari hanno consegnato. 

Marco N.: “Con l’occasione voglio ringraziare tutte le aziende, supermercati, il Comune, il Dipartimento di Protezione Civile e soprattutto i nostri Volontari che hanno permesso tutto questo.”

Con il presidente parliamo anche di futuro e quali sono i progetti che ha in mente di realizzare K9.

L’associazione non si ferma, ci spiega Marco, illustrando alcuni dei progetti con i quali sono alle prese.

Ci racconta che da Giugno 2020, K9 ha acquisito una nuova sede che spera di ristrutturare a breve e che si utilizzerà per dar vita ad un Ambulatorio Sociale, quest’ ultimo promette di essere punto di riferimento del territorio per le categorie più fragili le quali potranno avere delle visite mediche specialistiche a condizioni favorevoli in modo da far accedere tutti in maniera agevole a questo tipo di prestazioni.

L’ultima domanda tocca il Cuore di Marco perché gli chiediamo cos’è per lui K9.

Marco N.: “K9 è stato tanto, è stato ed è più di una famiglia. K9 è stato quasi una ragione di vita in certi momenti. E’ stato ed è soprattutto una missione. Quello che dico sempre è che K9 dovrà andare avanti anche dopo di me. L’ho pensato l’ho creato ma per fortuna si sono affiancate tante persone e tanti volontari. Il sogno è vedere K9 andare avanti da sola, come già fa, aldilà delle persone che la compongono e possa avere uno sviluppo da qui ai prossimi 100 anni immaginando la festa dei 115 anni di K9.”

Con queste parole, che abbiamo scelto di lasciare integralmente, del presidente Marco Negri concludiamo l’intervista scoprendo una persona consapevole di essere stato artefice della nascita di un’ Associazione di volontari (K9 Rescue) che aiuta con le sue attività migliaia di persone sia a livello territoriale che nazionale. Ma soprattutto consapevole di aver creato una famiglia, come da lui stesso definita, pronta ad affrontare un percorso da sola perché questa famiglia ha i componenti giusti per essere unita e raggiungere mete inaspettate. 

Articolo di: Andrea F, Angelo M, Natalia Carolina B, Tommaso S, Gabriele V